Speriamo che lo compri qualcuno – Il teatro dei Lapola
In questo libro, che trovate nelle librerie e nelle edicole, ci sono le prime opere che ho scritto, le più ingenue, spontanee, quelle a cui sono più affezionato.
Spero ci sia la possibilità di pubblicare anche le altre, ma dovendo iniziare, queste sono le più giuste.
Ci sono dentro serate trascorse a immaginare Santi che non sanno fare miracoli, personaggi delle favole che parlano in casteddaio, San Gennaro e Sant' Efisio che quasi vengono alle mani, Carlo Felice che amoreggia con la statua della Libertà e i gemellini Chessa alle prese con l'ufficio di Collocamento.
Ho avuto il privilegio di scrivere per degli amici, per dei colleghi dal grande talento, ognuno con la sua caratteristica:
Daniele Gastaldi, il re dei tormentoni; Marco Camboni, la battuta più veloce del West; Massimiliano e Stefano Lorrai, genio e sregolatezza, e successivamente il Maestro Ghiani, l’incassatore per eccellenza. E poi Alessandro Murtas come parte razionale della compagnia.
Un pensiero va anche a tutti quelli che hanno iniziato con noi: Marisa Piano, Luisa Schirru, Stefania Frigau, Luca Mura, Marco Paci, Bruno Garau, Massimo Bruno, Gennaro Longobardi, che hanno condiviso questo bellissimo viaggio iniziato il 16 aprile del 1986.
Max Medda
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